martedì 31 agosto 2010

COALIT: "Sacco E Vanzetti Memorial Day, Per Non Dimenticare!"

Il 23 agosto scorso ho avuto l’onore ed il piacere di partecipare a Torremaggiore (FG) al Sacco & Vanzetti Memorial Day su invito dell’associazione Sacco & Vanzetti (www.saccoevanzetti.org), che ancora pubblicamente ringrazio per aver organizzato, nuovamente, un evento tanto importante ed indispensabile affinche’ la memoria venga tenuta viva, considerando – ed il momento che stiamo vivendo lo dimostra – che il genere umano purtroppo non impara dalla storia, troppo in fretta dimentica cio’ che e’ stato e non vede cio’ che e’ ancora.

Oltre a me, come rappresentante della Coalizione Italiana contro la Pena di Morte Onlus, erano presenti la nipote di Nicola Sacco, Fernanda, Matteo Marolla, Presidente dell’associazione stessa, l’On. Antonio di Pietro che con l’occasione ha inaugurato la locale sede dell’IdV, Michele Rizzi, coordinatore regionale del PdAC, Mimmo Gioia e Teresa Marcone (figlia di Francesco Marcone) di LIBERA, Cesare Sangalli di Amnesty International, e con testimonianza video, Roberto Malini del Gruppo EveryOne.

Tantissimi i presenti, una grande folla che riempiva la piazza ed ascoltava in silenzio i relatori, guardando le immagini che scorrevano sul grande schermo.

L’evento, come intuibile dal nome, viene organizzato ogni anno per commemorare i nostri connazionali Sacco & Vanzetti condannati a morte in seguito ad una abile montatura e giustiziati in Massachusetts il 23 agosto del 1927. Chi erano lo sappiamo tutti: due operai anarchici, giustamente ribelli, presi di mira – in quell’epoca di furore anticomunista, all’indomani della Rivoluzione d’Ottobre – perche’ immigrati italiani e perche’ attivisti in difesa della classe operaia. Unicamente colpevoli, insomma, di voler praticare il proprio pensiero e di voler vivere in modo coerente, difendendo le proprie idee. Martiri, quindi, di una giustizia profondamente ingiusta, xenofoba e razzista, vittime dell’inaccettabile pena capitale, dopo anni di agonia trascorsi in un orrendo braccio della morte istituito da un governo cosiddetto democratico.

Casi simili, nell’America di oggi, ce ne sono ancora. Chi non conosce, infatti, quello del giornalista nero Mumia Abu Jamal (per saperne di piu’: www.freemumia.com), condannato a morte ed ancora rinchiuso – da innocente – in uno dei bracci della morte della Pennsylvania? Ma senza spostarci dall’altra parte dell’oceano, pensiamo a quanto accade ogni giorno nel nostro Paese, l’Italia, dove per fortuna non e’ prevista dal nostro Ordinamento la pena di morte (anche se qualcuno ogni tanto ne parla….. e se si arrivasse a cambiare la Costituzione, addirittura potrebbe diventare possibile reintrodurla anche da noi!) e dove, quindi, non e’ possibile arrivare ad eliminare fisicamente chi non ci sta bene, ma dove, ahinoi, un numero impressionante di persone e’ sottoposto ogni giorno ad ogni genere di pregiudizi, ad una intollerabile intolleranza, a disgustosi fenomeni di razzismo. Cioe’ ad una sorta di pena di morte, una morte sociale, che impedisce ad altri esseri umani, ad altri immigrati – come lo erano Sacco & Vanzetti – di vivere dignitosamente in un Paese che non e’ il loro. Spesso perche’ privi di quel documento – il Permesso di Soggiorno – che attesta la loro esistenza, ma il piu’ delle volte semplicemente perche’ "diversi". Quanti i luoghi comuni, ahinoi! "I negri puzzano, non hanno voglia di lavorare" (nell’America del XX Secolo lo si diceva degli italiani). "Sono incivili e quelli che vengono qui sono ignoranti" (invece, gli immigrati, regolari o no, hanno un titolo di studio uguale o superiore alla media dei lavoratori italiani). "Rubano il lavoro agli italiani" (invece, il 72% dei lavoratori stranieri e’ personale non qualificato e fa lavori manuali che gli italiani, purtroppo, non sono piu’ disposti a fare…. Non era forse così anche in passato, quando in altri Paesi del mondo eravamo NOI i "diversi"?). "Meno immigrati, meno criminali" (tristissima frase, falsa, diventata famosa perche’ pronunciata dal premier Berlusconi nel gennaio del 2010, peraltro smentita da studi ufficiali sia di Banca d’Italia che Istat).
Potrei andare avanti per ore, ma scelgo di fermarmi qui, in quanto il concetto mi sembra chiaro.

Non a caso quest’anno l’associazione Sacco & Vanzetti ha dedicato la veglia a Faith Aiworo, un’immigrata nigeriana "clandestina", fuggita dal proprio Paese in quanto passibile di pena capitale per aver accidentalmente ucciso il suo stupratore e – nonostante il rischio di pena di morte – rimandata in Nigeria dal nostro governo il luglio scorso per non aver ottemperato a due decreti di espulsione! E poco importa, al nostro governo, se esistono leggi, italiane ed internazionali, che vietano il rimpatrio di chi rischia una condanna capitale. Come, ad esempio, l’art. 19, comma 2°, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea che testualmente recita: "Nessuno può essere allontanato, espulso o estradato verso uno Stato in cui esiste un rischio serio di essere sottoposto alla pena di morte, alla tortura o ad altre pene o trattamenti inumani o degradanti".

Il caso di Faith non e’ che un esempio dell’orrore di oggi, uguale a quello di ieri. Della prevaricazione dell’uomo sull’uomo. Dell’oppressione in ogni sua forma. Cio’ contro cui Sacco e Vanzetti si erano schierati e per cui sono morti.

Ho sentito di critiche recenti mosse a quest’ultimo Memorial Day, soprattutto per la presenza dell’On. Di Pietro, considerata da qualcuno inopportuna. Ognuno, ci mancherebbe, e’ libero di avere ed esprimere la propria opinione. Desidero tuttavia dire, perche’ presente all’evento in qualita’ di relatrice e Presidente di un’associazione senza scopo di lucro totalmente apolitica ed apartitica, che da anni si occupa di diritti umani, che – appunto – si e’ parlato unicamente di diritti umani. Ogni relatore ha espresso in assoluta liberta’ il proprio pensiero in relazione al tema, in base alle proprie esperienze specifiche, soprattutto esperienze di vita vissuta. Non vi e’ stata strumentalizzazione politica. Nello specifico, l’On. Di Pietro – da ex magistrato – ha espresso il proprio parere assolutamente contrario alla pena capitale, sottolineando l’importanza – che sottoscrivo – del processo equo, inteso come fondamentale diritto dell’uomo riconosciuto come tale in ogni ordinamento in essere in uno Stato di diritto e sancito, fra l’altro, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Quel processo equo, tanto per intenderci, che fu negato a Sacco e Vanzetti nonostante quanto previsto dal Sesto Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America.

Ho personalmente apprezzato ogni singolo intervento fatto ed ogni contributo dato, dal primo all’ultimo momento dell’evento. E, come ho gia’ avuto modo di dire direttamente agli organizzatori, ho notato nei membri di questa piccola ma importantissima associazione, una passione ed una sete di giustizia che sono purtroppo diventate merce rara ai giorni nostri. Ho sentito nel profondo - all’inizio del convegno, durante lo stesso, mentre si suonava musica, si leggevano poesie, si camminava con le fiaccole verso il cimitero - una partecipazione vera ed una condivisione che da tempo non sentivo.

Grazie, quindi, a chi ha fatto in modo che l’evento venisse realizzato, a chi c’era e a chi ogni giorno, dietro o davanti le quinte, opera in difesa dei diritti dell’uomo e contribuisce, in ogni modo, a tenere viva la memoria affinche’ quanto accaduto allora e quanto accade ancora oggi possa, finalmente, non accadere piu’ in futuro.

Arianna Ballotta
Presidente
Coalizione Italiana contro la Pena di Morte Onlus

Sacco And Vanzetti Memorial Day 2010

Festa Dell’Emigrante Adelfia

domenica 29 agosto 2010

Sacco And Vanzetti Memorial Day 2010

Risposta All'Editore Galzerano

L'attenzione dedicata dall'editore Galzerano al caso Sacco e Vanzetti ed al Movimento Anarchico è sicuramente storica e non è in discussione. Ci dispiace che abbia conosciuto la nostra Associazione solo grazie all'opportunità, che ha colto a volo, di utilizzare il SACCO E VANZEETI MEMORIAL DAY per una polemica con l'on. Di Pietro. L'avesse conosciuta un pò prima e un pò meglio avrebbe saputo che la FdCA, attraverso un suo autorevole membro, ha partecipato alla fondazione dell'Associazione Sacco e Vanzetti ed ha sempre partecipato, intervenendo con due suoi esponenti, sia al dibattito del 2007 che del 2008. A quello del 2010 non è potuta intervenire per suoi impegni. L'editore Galzerano se si fosse informato meglio avrebbe saputo che a questa edizione è intervenuto anche Michele Rizzi, coordinatore regionale del Partito dell'Alternativa Comunista, che ha avuto tutto il tempo per esprimere in assoluta libertà (ci mancherebbe altro) il suo pensiero, altrettanto ha fatto Mimmo Di Gioia di LIBERA, Cesare Sangalli di AMNESTY INTERNATIONAL, Teresa Marcone, figlia di Francesco MARCONE, di LIBERA, Arianna BALLOTTA, Presidente della Coalizione Italiana contro la Pena di Morte, e, con video, Roberto Malini, co-presidente di EVERYONE. Non avrebbe saputo, perché non l'abbiamo detto "per carità di patria", ma lo diciamo ora, che abbiamo invitato moltissimi altri illustrissimi politici, i quali non solo non sono venuti, ma non hanno neanche risposto. Almeno una volta erano soliti mandare il "telegramma tecnico" in cui quanto meno dimostravano attenzione, oggi, super garantiti da questo sistema elettorale, non si preoccupano neanche di quello. Certo pensiamo che nessuno si possa ritenere depositario del copyright riguardante l'eredità politico-culturale di una vicenda come quella di Sacco e Vanzetti, che ha segnato le coscienze democratiche del XX secolo. Non ci riteniamo unici depositari noi che abbiamo fondato l'associazione che porta il loro nome ed ha come fondatrice e Presidente Onoraria la nipote vivente di Nicola Sacco, Fernanda Sacco, oltre a Giovanni Vanzetti, nipote di Bartolomeo Vanzetti, come socio onorario. Con altrettanta "laicità culturale" pensiamo non si possa ritenerlo l'autorevole Movimento Anarchico, che rispettiamo, anche perché possiamo sempre confrontarci con molta serenità e spirito costruttivo sull'anarchismo di Sacco e Vanzetti. L'eredità di Sacco e Vanzetti, come è ovvio, appartiene all'umanità intera. Noi vogliamo modestamente contribuire a tener viva la loro memoria, perché quel triste passato, che per molti aspetti, è già il nostro presente, non diventi anche il futuro nostro e dei nostri figli. Nello specifico dell'intervento dell'on. Di Pietro, premesso che non ha certo bisogno di difensori d'ufficio, credo che sia stato riferito male all'editore Galzerano. Perché il "giustizialista" Di Pietro (che, fra l'altro, mi risulta non abbia condannato innocenti o presunti tali, ma smantellato un sistema di corruzione) ha detto chiaramente che il "processo equo" è quello che assolve gli innocenti e dà la giusta pena ai colpevoli, aggiungendo, ovviamente, che mai e poi mai la giusta pena può essere la pena di morte, quindi rinnovando il suo autorevole impegno a far sì che l'ONU passi dalla sterile ed insufficiente moratoria approvata il 18 dicembre 2007 alla vera e propria abolizione! Ritengo che sia stato un intervento MOLTO SERIO, DA ATTENTO CONOSCITORE E STUDIOSO DEL SISTEMA GIUDIZIARIO e, SOPRATTUTTO, SENZA ALCUNA STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA. Ritengo onestamente che anche l'editore Galzerano se avesse avuto modo di essere presente e sentirlo per intero non avrebbe potuto che apprezzarlo e spero che presto possiamo avere la possibilità di un confronto. Certo già da ora l'illustrissimo editore sappia che le porte della nostra Associazione sono aperte e riteniamo utilissimo anche il suo contributo, se è disponibile ad abbandonare pregiudizi.

Torremaggiore
29 Agosto 2010
Il Presidente
Matteo Marolla


Qui in allegato il comunicato stampa dell'Editore Galzerano:

L'inaugurazione dell'associazione intitolata a "Sacco e Vanzetti " ad opera del leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, ha scatenato -a distanza di quattro giorni- le reazioni di Giuseppe Galzerano, editore e scrittore di Salerno, autore di volumi sugli attentati degli anarchici a Umberto I (Passannante e Bresci) e sugli attentati al duce (Schirru e Sbardellotto). Nelle sue edizioni, anche «Una vita proletaria» di Bartolomeo Vanzetti. Ecco per intero la lettera che ha inviato alla nostra redazione. "Certo, non possiamo impedire all'on. Di Pietro di inaugurare, nè ai cittadini di Torremaggiore di intestare un'Associazione ai nostri compagni, dei quali nulla o pochissimo sanno. In quest'Italia, che è ormai alla deriva e dove non c'è più nè politica nè cultura, tutto è possibile. Però ciò non ci può impedire di dire la nostra opinione. Nonostante la loro purezza, la loro abnegazione e i loro sacrifici, gli anarchici - uomini contro il potere e contro lo Stato - dagli uomini di potere sono stati sempre ritenuti e trattati alla stregua di violenti e di delinquenti, ma ciò nonostante diventano «buoni» non appena possono essere piegati ai propri interessi di bottega. La questione è una questione di coerenza e Di Pietro nulla a che fare con la storia di Nicola Sacco e di Bartolomeo Vanzetti. Anzi, giustizialista com'è, sono convinto che fosse stato giudice a quei tempi li avrebbe pesantemente condannati, oggi invece sfrutta il loro nome a fini elettorali, per carpire il consenso elettorale, mentre i due nostri compagni erano - come tutti gli anarchici - astensionisti. Difatti dopo aver accennato fugacemente a Sacco e Vanzetti, sfrutta immediatamente il loro caso per parlare dei giudici. Ci saremo aspettati un minimo di coerenza da parte dei fondatori dell'Associazione, che si poteva manifestare invitando all'inaugurazione chi ancora oggi la pensa come Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, cioè gli anarchici, che in Italia - se i fondatori lo ignorano, è bene che lo sappiano - ci sono ancora. In ogni modo, Sacco e Vanzetti, che, completamente innocenti finirono sulla sedia elettrica, non sono militanti dell'Italia dei valori, e sono certo non lo sarebbero mai stati, anzi come cittadini si sentivano poco italiani, erano dei veri e autentici cittadini del mondo e quando sarebbero dovuti rientrare in Italia per partecipare alla prima guerra mondiale si rifugiarono in Messico, anche per non rispondere - come emigranti - alla chiamata dell'esercito americano, proprio a testimoniare che non credevano nell'Italia che aveva come valore la guerra (e tante altre cose negative) Ricordo che anni fa, in un paese del casertano «Forza Italia» costituì un Circolo intestato ad Errico Malatesta - scrissi un articolo su «Umanità Nova» e dopo poco il circolo cambiò nome. Ci auguriamo che anche i sostenitori dell'Italia dei valori di Torremaggiore trovino altri nomi a cui intestare la loro Associazione, senza speculare su una terribile tragedia che appartiene alla storia del movimento anarchico italiano. Infine, per dirla con il linguaggio dello stesso Di Pietro: «Che ci azzecca Di Pietro con Sacco e Vanzetti?». Non vorremo che Di Pietro fosse... anarchico e noi non lo sappiamo!'.

giovedì 26 agosto 2010

Associazione "Sacco E Vanzetti" Inaugurata Dall’On. Di Pietro

Per ricordare gli anarchici

TORREMAGGIORE - Inaugurata dall’on. Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori l’Associazione “Sacco e Vanzetti”, nel giorno dell’83.mo anniversario della morte dei due anarchici giustiziati negli Stati Uniti per reati mai commessi. E proprio per onorare la memoria di coloro che sono diventati il simbolo della lotta alle ingiustizie e per contribuire così al movimento per l'abolizione della pena di morte che un gruppo di volenterosi di Torremaggiore, luogo di nascita di Nicola Sacco ha deciso di costituire un’associazione inaugurata da Di Pietro. «Sono molto onorato e orgoglioso di inaugurare questa associazione perchè quella di Sacco e Vanzetti è una storia, umana, politica e di libertà, pagata con la vita. Questo dimostra che a volte ci vuole il tempo per fare giustizia, ma la giustizia arriva», ha detto il leader dell’Idv.

Gazzetta Di Capitanata
26 Agosto 2010

Servizio TGR RAI Puglia Inaugurazione Sede Associazione Sacco E Vanzetti


Programma Festa Dell'Emigrante 2010 Adelfia (BA)

Con il Patrocinio di:
REGIONE PUGLIA PROVINCIA DI BARI COMUNE DI ADELFIA

L’ASSOCIAZIONE EMIGRANTI ADELFIESI in collaborazione
con la F.A.P.S. (Federazione Associazione Pugliesi in Svizzera) organizzano

SABATO 28 E DOMENICA 29 AGOSTO 2010
nella zona mercatale adiacente il BORGO ANTICO DI MONTRONE
LA 13° EDIZIONE DELLA FESTA DELL’EMIGRANTE
(e di AMICIZIA e SOLIDARIETA’)

Alla manifestazione parteciperanno le seguenti Associazioni con propri stand:

Parrocchia S.NICOLA (rione Montrone) PRO LOCO
Parocchia S.IMMACOLATA (rione Canneto) TIPICA Adelfia
FIDAS HINTERLAND
A.N.T. (delegazione di Adelfia) MOMART
CIRCOLO SVIZZERO PUGLIESE NEW BASKET
FLASHDANCE 2000 MAGIC VOLLEY
E con la partecipazione dell’Associazione “SACCO E VANZETTI” di Torremaggiore (FG)

PROGRAMMA:
SABATO 28
- dalle ore 17,00 alle 20,00 si svolgeranno gare sportive per ragazzi di basket, volley, atletica;
- ore 20 Saluto delle Autorità Cittadine e rappresentanti delle associazioni presenti;
- ore 20,30 Testimonianza della Signora MARIA Fernanda SACCO, nipote di Nicola
Sacco (condannato a morte in USA) intervistata da un giornalista RAI, che
riprenderà la serata;
- ore 21 Direttamente dalla California con le sue melodie ritorna tra noi Raffaele
Macchia in arte TONY DEBRUNO;
- ore 21,30 GRANDE SPETTACOLO MUSICALE CON I “POOHLOVER”

DOMENICA 29
- dalle ore 8,00 alle 12,00 DONAZIONE DI SANGUE nei locali del circolo CUCRA
Via Veneto 184 a cura della FIDAS;
- ore 20,30 Saluti di Autorità Provinciali e Regionali;
- ore 21 Brevi esibizioni di TANGO Argentino e altro a cura della
FLASHDANCE 2000;
- ore 21,30 GRANDE SPETTACOLO MUSICALE con il gruppo
“THE CRACY BAND” di Simone Mezzapesa;

ALLA ZONA STAND DELLE ASSOCIAZIONI PARTECIPANTI:
- Mostra fotografica sull’Emigrazione a cura dell’Ass. HINTERLAND;
- Degustazione delle varie qualità delle UVE di Adelfia a cura dell’Ass. TIPICA ADELFIA;
- Degustazione di specialità di dolci locali a cura delle Parrocchie di Adelfia;
- Prodotti gastronomici vari come WURSTEL, CARNI, BIRRA e altro;
- Spazio riservato alle giostre per piccoli e grandi;

N.B. A FINE SERATA DEL 29 AGOSTO CI SARA’ L’ESTRAZIONE DEI PREMI DELLA “LOTTERIA DELL’EMIGRANTE”

Il Direttivo ringrazia Istituzioni, Associazioni e tutte le attività commerciali che con il loro contributo sostengono la nostra festa.

IL DIRETTIVO

IL PRESIDENTE
Simone Devincenzo

Locandina PDF: http://www.townbridgecom.com/movimento/Locandina_Festa_Emigrante_2010.pdf

Lisbeth Scott - Here's To You


mercoledì 25 agosto 2010

Lettera Della Presidente COALIT Arianna Ballotta

Caro Teo,

e con te Fernanda, Michele e tutti gli altri, nell'immediato desidero esprimere il mio GRAZIE vero e sentito per avermi dato l'opportunità di condividere con voi tutti un momento tanto solenne e significativo come la commemorazione dei nostri connazionali Sacco e Vanzetti, martiri di una giustizia ingiusta, vittime dei pregiudizi e della xenofobia dell'America del XX secolo. Ben sappiamo, ahinoi, che non molto è cambiato da allora, ora anche nel nostro bel Paese assistiamo ogni giorno ad odiosi fenomeni di razzismo ed intollerabile intolleranza nei confronti di così tanti immigrati - come lo erano Sacco e Vanzetti - che altro non cercano che un mondo migliore, ossia la possibilità di vivere una vita dignitosa. E' forse un crimine questo? Ed è vero, per fortuna nel nostro Paese non si può essere messi al patibolo per un ideale e per la difesa delle proprie idee, ma non può essere forse considerata pena di morte anche la morte sociale, l'essere costretti a vivere da clandestini (?) per la mancanza di un pezzo di carta che attesta la tua possibilità di vivere legalmente in un Paese che non è il tuo? Doppiamente grazie, quindi, per aver dedicato questa veglia a Faith, come esempio di orrore e prevaricazione dell'uomo sull'uomo. Ho notato in te, in voi, tanto amore, tanta passione, tanta sete di giustizia. Mi onoro di essere, ora, parte della vostra famiglia. Più dettagliatamente vi scriverò nei prossimi giorni. Racconterò di questo evento, cercando di trasmettere a chi mi leggerà ciò che io ho sentito, soprattutto - oltre a quanto detto sopra - vera condivisione. Ora che le nostre strade si sono incrociate, proprio come indissolubilmente si incrociarono quelle di Sacco e Vanzetti, non ho dubbi che anche grazie al nostro percorso comune, al nostro sentire, al nostro riconoscere noi stessi in OGNI ALTRO, questo nostro mondo diventerà un pochino migliore, perché ogni - seppur piccola - goccia d'amore e di solidarietà serva indiscutibilmente a formare quel grande mare di fronte al quale le montagne si aprono.

Con affetto.
Arianna Ballotta

sabato 21 agosto 2010

Di Pietro Al Memoriale Di Sacco E Vanzetti E Alla Veglia Per I Diritti Umani

TORREMAGGIORE - Il 23 agosto prossimo, nel piazzale Palma e Piacquadio di Torremaggiore, sarà celebrato il 'Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti memorial day'. Alla veglia per i Diritti Umani dedicata alla sottoscrizione di una Petizione per il rientro in Italia di Faith Aiworo, parteciperà anche Antonio Di Pietro. Alla veglia interverranno anche Arianna Ballotta, Presidente della Coalizione Italiana Contro la Pena di Morte, Elena Gentile, Assessore alle Politiche Sociali della Regione Puglia, Roberto Malini, co-presidente di Everyone, Orazio Schiavone, capogruppo alla Regione di Italia dei Valori, Michele Rizzi del PdAC, Mimmo Di Gioia , Presidente di LIBERA, Cesare Sangalli, coordinatore di Foggia di Amnesty International e il Sindaco di Torremaggiore Vincenzo Ciancio. Nel corso della Manifestazione Fernanda Sacco, nipote di Nicola Sacco e Presidente Onoraria dell'Associazione Sacco e Vanzetti, consegnerà all'on. Antonio Di Pietro un riconoscimento "Per il Suo Instancabile Impegno a Difesa dei Fondamentali Diritti alla Legalità e alla Giustizia".

Gazzetta Di Capitanata
21 Agosto 2010

venerdì 20 agosto 2010

L’On. Antonio Di Pietro Presidente Dell’Italia Dei Valori Al Sacco E Vanzetti Memorial Day

Per partecipare alla veglia per i diritti umani dedicata alla sottoscrizione di una petizione per il rientro in italia di faith aiworo

L’on. Antonio Di Pietro ha confermato la sua partecipazione al Sacco e Vanzetti Memorial Day alla Veglia per i Diritti Umani dedicata alla sottoscrizione di una Petizione per il rientro in Italia di Faith Aiworo. Su questo problema due parlamentari dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando e Fabio Evangelisti, oltrechè, una parlamentare del PR, hanno presentato interrogazioni in Parlamento. E’ necessario un sostegno di massa all’iniziativa parlamentare.

Alla veglia interverranno anche Arianna Ballotta (Presidente della Coalizione Italiana Contro la Pena di Morte), Elena Gentile (Assessore alle Politiche Sociali della Regione Puglia), Roberto Malini (Co-Presidente di EVERYONE), Orazio Schiavone (Capogruppo alla Regione Puglia dell'Italia dei Valori), Michele Rizzi (Coordinatore Regionale di Alternativa Comunista), Mimmo Di Gioia (Presidente di LIBERA), Cesare Sangalli (Coordinatore Amnesty International Foggia), Vincenzo Ciancio (Sindaco di Torremaggiore).

Nel corso della Manifestazione Fernanda Sacco, nipote di Nicola Sacco e Presidente Onoraria dell’Associazione Sacco e Vanzetti, consegnerà all’on. Antonio Di Pietro un riconoscimento “Per il Suo Instancabile Impegno a Difesa dei Fondamentali Diritti alla Legalità e alla Giustizia”.

Il Presidente
Matteo Marolla

giovedì 19 agosto 2010

Arianna Ballotta Presidente Coalit Al Sacco E Vanzetti Memorial Day

Arianna Ballotta è Presidente della Coalizione Italiana contro la Pena di Morte e da oltre 15 anni è impegnata attivamente nella lotta in difesa dei diritti umani nel mondo. E’ coautrice del toccante Texas Death Row Hotel, Storia di un americano condannato a morte dove si raccontano i tredici anni vissuti da un condannato a morte, molto probabilmente innocente, nel braccio della morte. Il libro è stato presentato con successo in numerose sedi, fra cui anche la Camera dei Deputati - Sala del Cenacolo, Roma, in un evento realizzato grazie all’intervento dell’On. Biondi, alla presenza di rappresentanti del Governo e dell’Opposizione, membri della stampa e rappresentanti di associazioni che si occupano di diritti umani.

Nel novembre del 2007 Texas Death Row Hotel, Storia di un americano condannato a morte è stato scelto e presentato nell’ambito del 3° Festival della Letteratura del Crimine a Palazzo Stella, Genova. Da sottolineare che per scelta iniziale, come lo stesso Richard avrebbe voluto, il ricavato dalla distribuzione di Texas Death Row Hotel viene interamente devoluto alla causa abolizionista e a quanti ogni giorno dedicano il loro tempo libero alla lotta in difesa dei diritti umani e contro la pena di morte, senza poter contare su alcun finanziamento, senza grandi sponsor, senza forze politiche alle loro spalle.

Nel 2007 Arianna Ballotta ha ricevuto un riconoscimento speciale dalla Coalizione Texana per l’Abolizione della Pena di Morte per il prezioso lavoro in difesa dei diritti umani. Ha trascorso in Nigeria un lungo periodo come operatrice sociale volontaria a Lagos prima, presso un’associazione nigeriana che lotta contro gli abusi, di ogni genere, nei confronti delle donne, e nel Delta del Niger, poi, per seguire un progetto nel villaggio di Ologbo, mirato alla costruzione di una fattoria solidale ed all’istruzione primaria dei 550 bambini della comunità.

Sacco E Vanzetti Day 2008


Sacco And Vanzetti Day 2006 At Boston RAI International


Sacco E Vanzetti - The Last Chance


Sine Frontera - Sacco E Vanzetti


Fryda - Sacco E Vanzetti (Horror Melody)


Floriana - Lacreme 'E Cundannate


Daniele Sepe - Lacreme 'E Cundannate


martedì 17 agosto 2010

Sacco & Vanzetti Il 23 Memorial Day

Prevista una veglia per i diritti umani per sottoscrivere l'appello promosso da «Everyone»

TORREMAGGIORE - Il 23 agosto prossimo, nel piazzale Palma e Piacquadio di Torremaggiore, sarà celebrato il 'Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti memorial day', istituito con proclama dal governatore del Massachusetts, Nichael Dukakis, per ricordare, nell'anniversario della loro morte, le ingiuste condanne ed esecuzione dei due lavoratori italiani. L'iniziativa e della locale associazione 'Sacco & Vanzetti'; Sacco era originario di Torremaggiore. Quest'anno l'associazione ha deciso di ricordare Sacco e Vanzetti con una veglia per i diritti umani per sottoscrivere l'appello promosso da 'Everyone' e da Cgil, Cisl e Uil, rivolto al ministro degli Esteri e ai presidenti delle Camere, per il rientro in Italia di Faith Aiworo. Faith, scrive l'associazione, è una ragazza di 23 anni fuggita dalla Nigeria dopo aver ucciso accidentalmente il suo datore di lavoro che aveva tentato di violentarla. Giunta irregolarmente in Italia, non sarebbe stata informata del suo diritto ad avere asilo politico, dato che in Nigeria rischia la pena di morte. Alcuni giorni fa la ragazza avrebbe subito in Italia un altro tentativo di stupro e quando si è recata dalla polizia, poiché era senza documenti, è stata rimpatriata. In Nigeria Faith è stata arrestata ed è in attesa di essere impiccata. Durante la veglia è prevista una tavola rotonda sui diritti dei migranti e sul caso di Faith Aiworo, alla quale seguirà una fiaccolata per i diritti umani che si concluderà dinanzi al monumento a Sacco e Vanzetti nel cimitero di Torremaggiore.

Gazzetta Di Capitanata
Michele Toriaco
17 Agosto 2010

sabato 14 agosto 2010

Fifth Annual Sacco And Vanzetti March And Rally - Sunday, August 22


For the Fifth time the Sacco and Vanzetti Commemoration Society will march and rally to remember Nicola Sacco and Bartolomeo Vanzetti, their lives, their struggle and their martyrdom.

We are calling people to start gathering at Copley Square, Boston, by the water fountain, at 2pm. We will start marching at 3pm towards the North End for a rally at the Paul Revere Mall at 4pm. All individuals and organizations are welcome to bring your own signs and slogans.

This year a candlelight memorial for Sacco and Vanzetti will be held beginning at midnight Sunday, August 22, in Charlestown, close to the actual site of the executions and at the same time they occurred. Bunker Hill Community College now stands where most of the old prison once stood. The memorial will begin at the corner of New Rutherford Avenue and Austin Street, at the Austin St Bridge [known formerly as the Prison Point Bridge.] Selections from the letters of the two men will be read during the vigil.

To download a flyer click here.
For the press release click here.
To view a rare picture of the old Charlestown Prison click here.

Sacco And Vanzetti Memorial Day 2010

Sacco E Vanzetti Memorial Day

23 agosto 2010 Veglia per i diritti umani dedicata all’appello per il rientro in Italia di Faith Aiworo

Il 23 agosto 2010 a Torremaggiore (FG) nel piazzale Palma e Piacquadio a partire dalle ore 20,00 sarà celebrato il "NICOLA SACCO AND BARTOLOMEO VANZETTI MEMORIAL DAY", istituito con proclama dal Governatore del Massachusetts, Michael S. Dukakis per ricordare, nell’anniversario della loro morte, l’ingiusta condanna subita dai due lavoratori italiani.

Quest’anno l’Associazione ha deciso di ricordare il sacrificio di Sacco e Vanzetti con una Veglia per i diritti umani per sottoscrivere l’Appello promosso da Everyone e da CGIL-CISL-UIL e rivolto al Ministro degli Esteri, al Presidente del Senato ed al Presidente della Camera per il rientro in Italia di Faith Aiworo.

Faith è una ragazza di 23 anni, che era scappata dal suo Paese di origine per sfuggire all’arresto, dovuto all’uccisione accidentale del suo datore di lavoro, che aveva provato a stuprarla. Giunta irregolare in Italia, per due anni non ha trovato modo di ottenere un permesso di soggiorno, ma neppure è stata informata del diritto a conseguire l'asilo proprio perché, nel suo Paese, avrebbe rischiato la pena di morte. Alcuni giorni fa Faith è stata vittima di un secondo tentativo di stupro e quando si è recata in Questura per denunciare l’accaduto, anziché ricevere aiuto, poiché era senza documenti è stata arrestata e deportata dall’Italia nel suo Paese di origine, pur in pendenza della richiesta di asilo promossa dal suo difensore, anche se tardivamente. In Nigeria è stata arrestata ed è in attesa della pena di morte per impiccagione.

L’espulsione di Faith è avvenuta in spregio alla Convenzione di Ginevra e alle normative internazionali sulla protezione umanitaria e sussidiaria. Rimandando in Nigeria Faith l'Italia ha violato la sua Costituzione e la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea che all’art. 19, comma 2°, testualmente recita: “Nessuno può essere allontanato, espulso o estradato verso uno Stato in cui esiste un rischio serio di essere sottoposto alla pena di morte, alla tortura o ad altre pene o trattamenti inumani o degradanti.”

Durante la veglia si terrà una tavola rotonda sui diritti dei migranti e sul caso di Faith Aiworo, cui seguirà una fiaccolata per i diritti umani che si concluderà al Monumento a Sacco e Vanzetti nel Cimitero di Torremaggiore.

L’Associazione Sacco e Vanzetti invita i cittadini, le Istituzioni, i Partiti Politici, le Associazioni ed i Movimenti che si oppongono a questa gravissima decisione ad aderire all’appello ed a partecipare alla veglia.

L’adesione formale, se voluta, può essere comunicata a matteomarolla@virgilio.it o a info@saccoevanzetti.org.

Il Presidente
Matteo Marolla

Lettera Del Presidente Matteo Marolla Al Ministro Degli Esteri Franco Frattini

Egr. Sig. Ministro Frattini,

sono il Presidente dell'Associazione Sacco e Vanzetti, di cui la Presidente Onoraria è Fernanda Sacco, l'unica nipote vivente di quel Nicola Sacco che 83 anni fa fu ingiustamente condannato alla pena di morte, con Bartolomeo Vanzetti, per un delitto che non avevano commesso. Il suo Dicastero ha già dato ampia dimostrazione di umana sensibilità ed alta maestria nella gestione di altre delicate questioni. Con questa convinzione , in via del tutto eccezionale, vogliamo vibrare un appello al Suo autorevole interessamento fattivo perchè Faith Aiworo, ingiustamente espulsa dal nostro Paese, possa far rientro in Italia. A tal proposito la nostra Associazione il 23 agosto prossimo, in occasione dell'83. Anniversario del SACCO E VANZETTI MEMORIAL DAY, organizza una VEGLIA PER I DIRITTI UMANI dedicata al rientro in Italia di FAITH AIWORO.

Nell'allegarLe il Comunicato Stampa e la locandina della Veglia, voglio sperare anche in un Suo messaggio di saluto ai partecipanti.

Cordiali Saluti,
dott. Matteo Marolla

lunedì 9 agosto 2010

La Scampagnata Di Tonino Con Tanta Voglia Di Elezioni

A Montenero di Bisaccia la festa dell’Idv con tanti amici e il professor D’Alimonte. C’è anche la nipote di Sacco (giustiziato con Vanzetti nel 1927)


Con i piedi ben piazzati sul pozzo del nonno, il dito alla luna che s’affaccia sull’aia della masseria Di Pietro che brulica di un migliaio di amici venuti da tutta Italia, il concetto è ancora più chiaro: “La luna è bella, fa sognare, ma il pozzo è più importante. Quindi io sto con i piedi sul pozzo e lo difendo”.Il “pozzo” è il patrimonio di valori dell’Italia dei Valori, la “luna” i progetti belli ma impossibili di alleanze da destra a sinistra passando per il centro. Il “pozzo” è il voto subito. La “luna” tutto il resto di cui parlano Udc e Pd che Di Pietro neanche prende in considerazione. Ogni anno, da sempre, la prima domenica d’agosto, finita la trebbiatura, babbo Peppino e mamma Annina aprivano la masseria a chi aveva dato una mano per i raccolti. Era la festa degli amici. Oggi è la festa dell’amicizia del popolo dell’Idv. Arrivano con macchine e pullman, ognuno porta qualcosa da mangiare, una processione di odori, casseruole e ceste. Il federalismo più bello in bella mostra sui tavoli coperti di tovaglie di carta gialla. Gli onorevoli Zazzera e Belisario dalla Puglia con frise e casse di pomodori freschi da strusciare, Franco Grillini da Bologna con dieci chili di mortadella, Pedica dal basso Lazio con i prosciutti, Evangelisti da Massa-Carrara con casse di bianco di Candia. Cristina Scaletti, il medico specialista in malattie rare diventata assessore alla Cultura della Regione Toscana che farebbe invidia alla valanga rosa del Cavaliere a Tor Crescenza, una sfilata di porchette che neanche alla feste dell’Unita.«Siamo una moltitudine, alle feste dell’Unità se lo sognano – dice Tonino – io sono molto grato a quelle feste dell’Unita – aggiunge - lì c’era il cuore vero di un popolo e di ‘un’idea di partito”. Una festa privata. Una festa antica. Arriva Gennaro Sassano, il barbiere di Tonino, si salutano strapazzandosi testa e capelli: “Ueh Gennà…”, “Ueh Tonì”.Gennaro non ci ha mai provato: “Né riporto, né trapianto, né tinta, Tonino non ne ha bisogno”. Si fa avanti Maria Ferdinanda Sacco, l’ultima nipote di Nicola Sacco, l’operaio anarchico italiano condannato a morte negli Stati Uniti con Bartolomeo Vanzetti nel 1927 per un omicidio mai commesso. Maria ha 78 anni e a Torremaggiore (Foggia) ha aperto la sede dell’associazione.“ Ci ho messo anche la sede dell’Italia dei valori – dice - perché è l’unico partito che difende quella giustizia che mio zio non ha mai avuto”.Lungo il vialetto s’avanza un signore distinto, Roberto D’Alimonte, il professore studioso di flussi elettorali le cui analisi sono state nelle ultime ore il primo altolà a Berlusconi e alla frenesia del voto subito. Di Pietro e il professore si presentano e si salutano. Una prima volta. Una curiosità reciproca. Bella serata. Bel clima. Sessanta tavolate s’allungano sui prati, 1.300 posti a sedere. Dal palchetto musica italiana, Mina, Bertè, i Cugini di Campagna, mescolata al country, Gloria Gaynor e Cat Stevens Vigila, sulla sinistra della casa, il trattore nuovo, rosso fiammante, il balocco di Tonino. La casa è aperta a tutti, due piani, bianca, anche i pavimenti in pietra, la terrazza affacciata sulla valle, gli attrezzi della campagna al posto di quadri e arazzi. Tor Crescenza, l’ultima residenza di Berlusconi lungo la Flaminia a Roma, contro la masseria Di Pietro: il bianco e il nero. Di là il castello con i merli, la torre, i cartelli che avvisano del pericolo, la fortezza a prova di teleobiettivi e curiosi per proteggere il sovrano e le sue ancelle, le portate misurate e a prova di colesterolo. Qua neppure c’è il cancello, Tonino in sandali e polo bianca che non sta nella pelle, saluta e abbraccia tutti e balla “ropopo-ropopo”. E se la ride. C’è la coda per giocare a calcio balilla. Coda anche per andare in bagno, e lui apre quello di camera sua. I figli Anna, Totò e Cristiano e la moglie Susanna che lavorano come pazzi. Aggiungi un posto a tavola. Mangiate e bevete. “Stasera non vi parlerò di politica” dice sempre con i piedi sul pozzo. E poi, però.“Dì qualcosa di sinistra…” gli chiedono.“Noi qui tutti avevamo una cavalla, la iumentina, che per addomesticarla ce ne voleva però alla fine era nostra, riconosceva la padronale e solo quella…”. La iumetina è questa gente, cresciuta intorno a un progetto, a quello solo.“ Voglio dire che se arriva Rutelli e compagnia bella e pensano di montarci sopra alla nostra iumentina, sappiano che li aspetta un capitombolo…”. No al governo tecnico, al Cnl di cui parla il Pd, sì al voto il prima possibile.“Perché – spiega - Fini non andrà mai con una coalizione di sinistra. Perché se so che votiamo ora, subito, una legge elettorale diversa, ci sto. Ma non sarà così. Quel poco del Pd che è rimasto faccia quello che vuole che al popolo del Pd ci pensiamo noi”. Massimo, laggiù ai tavoli, dà il via. Si mangia.“Potete entrare al buffet da destra e da sinistra. Al centro no, ci passiamo e basta. E poi, avete visto: ci abbiamo messo gli spiedini”. Buoni solo da mangiare.

Claudia Fusani
L'Unità
8 Agosto 2010

venerdì 6 agosto 2010

Appelli Per Faith Aiworo, Deportata Dall'Italia E Imprigionata In Nigeria

Quest'anno la veglia del 23 agosto sarà dedicata al rientro di Faith Aiworo in Italia. Di seguito pubblichiamo l'appello di Sofia Colmo:

Dopo la deportazione in Nigeria di Faith Aiworo, una ventitreenne che nel suo paese rischia la morte, molte voci si alzano per chiedere all’Italia di rispettare le convenzioni internazionali e far tornare in Italia la donna. Il gruppo EveryOne, i sindacati confederali, Amnesty e molti altri chiedono al ministro Frattini e ai presidenti delle camere di «attivarsi nell’immediato affinché la ragazza venga ricondotta in sicurezza e al più presto a Bologna».

«Faith Aiworo, 23 anni, è stata arrestata e deportata dall’Italia nel suo paese di origine, la Nigeria, dove rischia il patibolo, in spregio alla Convenzione di Ginevra e alle normative internazionali sulla protezione umanitaria e sussidiaria», spiega il Gruppo EveryOne. Faith è arrivata in Italia nel 2007, dopo aver subito una condanna penale per l’omicidio del suo datore di lavoro, che aveva tentato di violentarla. «Uscita su cauzione, si è rifugiata a Bologna. Secondo le leggi nigeriane e considerato il potere economico e politico della famiglia dell’uomo che aveva provato a stuprarla, Faith potrebbe essere condannata a morte. In Italia non ha ricevuto asilo né permesso di soggiorno umanitario, quindi è divenuta clandestina, in base alla legge 94/2009 [oggetto di una denuncia formale di EveryOne al Consiglio diritti umani dell'Onu, all'Alto commissario per i diritti umani Pillay e al Consiglio d'Europa], e ha ricevuto due decreti di espulsione», prosegue il gruppo EveryOne.

«Quando alcuni giorni fa Faith è stata vittima di un secondo tentativo di stupro, le forze dell’ordine intervenute, l’hanno accompagnata in Questura per denunciare l’accaduto ma qui, anziché ricevere aiuto, è stata espulsa perché senza documenti e trasferita al Centro di identificazione ed espulsione di Bologna. La domanda di asilo predisposta dal legale della donna non ha impedito che questa fosse rimpatriata in Nigeria, dove è già stata arrestata in attesa dell’esecuzione della pena di morte per impiccagione» si legge in una nota unitaria di Cgil, Cisl e Uil. L’uomo è in carcere, ma Faith è stata rinchiusa nel Cie bolognese di via Mattei e il 20 luglio è stata deportata in Nigeria, dove è stata subito arrestata e imprigionata.

Secondo Amnesty International, «in Nigeria la Convenzione delle Nazioni unite sulle donne non ha ancora trovato applicazione e le Autorità hanno regolarmente disatteso il loro compito di esercitare la diligenza dovuta nell’impedire e affrontare la violenza sessuale, sia da parte di attori statali che non statali, contribuendo a creare una radicata cultura d’impunità».

«In Nigeria – sottolineano i tre sindacati confederali – almeno 58 persone sono state giustiziate negli ultimi 12 mesi e Faith potrebbe essere uccisa da un momento all’altro. La Costituzione italiana è contro la pena di morte perché questa rappresenta la violazione più brutale del più basilare dei diritti umani. Ed è per questa ragione che Cgil Cisl e Uil – ancora increduli della rapidità con cui si è deciso e provveduto alla espulsione – condannano l’accaduto e chiedono al governo e alle Istituzioni tutte di attivarsi nei tempi utili per salvare la vita a Faith».

Anche il Gruppo EveryOne, insieme alla Rete antirazzista, «chiede al ministro degli esteri Frattini e ai presidenti di Camera e Senato, onorevoli Fini e Schifani, di avviare nell’immediato attraverso i propri consiglieri diplomatici le procedure di trasferimento sicuro della giovane donna a rischio di vita nel territorio italiano, per scongiurare trattamenti inumani e degradanti o addirittura la sua messa a morte». EveryOne ha inoltre sollecitato un intervento del Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Thomas Hammarberg, e dell’Alto commissario Onu per i rifugiati Antonio Guterres affinché intraprendano «con la massima urgenza presso le autorità nigeriane azioni per scongiurare la messa al patibolo di Faith e favorire quindi il suo ritorno a Bologna, dove si è costruita una nuova vita e dove è innegabile il suo diritto all’asilo politico».

Sofia Colmo
 
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