domenica 25 ottobre 2009

Lontani Da Casa Ma Con La Puglia Nel Cuore

Al teatro del Fuoco a Foggia il consiglio generale dei pugliesi nel mondo

Eccoli, i pugliesi nel mondo. Quelli che si sono lasciati alle spalle le storie di miserie e povertà che hanno costretto i loro genitori a lasciare le loro (e nostre) terre per costruirsi un’altra vita altrove. Spesso migliore e piena di possibilità. Negli Stati Uniti, in Canada e Australia, oppure nord Europa, sono ancora così pieni di amore per l’Italia da conoscere almeno un po’ la lingua e forse un po’ più i dialetti. I rappresentanti dei pugliesi nel mondo, riuniti nel Consiglio generale dei pugliesi nel mondo, un organo della Regione Puglia, si sono ritrovati l’altra sera al teatro del Fuoco a Foggia, per la consegna dei Premi Puglia 2009, attribuiti a pugliesi o discendenti di pugliesi che si siano distinti all’estero nei loro campi di attività. Uno degli impegni di Elena Gentile, assessore alle politiche per le migrazioni, quello di ricucire i rapporti di una comunità che conta migliaia di esponenti in tutto il mondo e di far emergere le eccellenze di chi conduce una vita lontano da casa. Sul palco sono saliti Patrizia Tishia Sasha Carruozzo, australiana di Adelaide, genitori originari di Castelluccio Valmaggiore, impegnata come attrice e in radio a valorizzare la cultura italiana, con un’attenzione particolare per le comunità pugliesi. Daniele Stea ha ritirato il premio al posto del padre Baldassarre, nato ad Adelfia e residente a Tucson in Arizona, dove oltre a essere primario del reparto di radiologia e oncologia, e anche docente universitario. Il giovane si è cimentato nella lettura in italiano di un messaggio del padre. Non ha avuto bisogno di supporti naturalmente Francesco Draisci, architetto poco più che quarantenne, da anni oramai a Londra con la sua famiglia e con i suoi fratelli, mentre mamma e papà sono rimasti a Cerignola: «lasciate andare i vostri figli - ha detto al pubblico il giovane architetto - se non riescono ad esprimere qui la loro creatività, le loro potenzialità». Ha toccato un tasto dolente, Draisci, quello della necessità di emigrare ancora, oggi come cento anni fa, senza valigie di cartone ma con una testa piene di idee che qui non si riescono a far crescere. Premiata anche l’immunologa Adele Caterino de Araujo, brasiliana di origini coratine e l’artista cerignolano Michele Loconte. Un riconoscimento alla memoria a Elvira Catello Perrini, nata a Locorondo nel 1888, morta a New York nel 1979, pacifista e anarchica. Il premio è stato ritirato dal figlio Elio. Anarchica come Nicola Sacco di Torremaggiore, bruciato dalla sedia elettrica, premio alla memoria. C’era la nipote Maria Fernanda Sacco, ancora residente a Torremaggiore, che non ha voluto ritirare il premio consegnatole da un assessore dell’attuale amministrazione del piccolo centro ma che lo ha accettato dall’attore Michele Placido in nome dell’associazione che porta il nome dello zio e «sostiene in tutto il mondo gli ideali della pace e contro la pena di morte». Premio alla memoria anche per Matteo Salvatore, ricordato dal gruppo di Apricena «I Giroller», che si sono esibiti insieme all’orchestra di fiati «Leonard Falcone Brass Quintet».

Stefania Labella
La Gazzetta Del Mezzogiorno
25 Ottobre 2009
 
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