sabato 9 ottobre 2010

Lettera Aperta Ai Sindaci Della Capitanata Città Per La Vita

Oggetto: Proposta di adesione alla Giornata Internazionale "Città per la Vita - Città contro la Pena di Morte", 30 novembre 2010.

Gentilissimo Sig. SINDACO,

La nostra Associazione ha aderito alla Giornata Internazionale "Città per la Vita- Città contro la Pena di Morte", che ricorda l'anniversario della prima abolizione della pena di morte dall'ordinamento di uno stato europeo, da parte del Granducato di Toscana nel 1786. L'iniziativa – giunta alla sua quinta edizione - è promossa dalla Comunità di Sant'Egidio e sostenuta dalle principali associazioni internazionali per i diritti umani, raccolte all'interno della World Coalition Against the Death Penalty (tra cui Amnesty International, Ensemble contre la Peine de Mort, International Penal Reform, FIACAT).

Quest’anno già 1120 città di tutto il Mondo (e, a tutt’oggi, 520, fra cui FOGGIA e BARI, solo in Italia) si sono impegnate a testimoniare la loro adesione a "Città per la Vita - Città contro la Pena di Morte" illuminando in maniera “particolare” i loro monumenti “simbolo” (dal Colosseo a Roma alla Plaza de Santa Ana di Madrid, dall'Obelisco centrale di Buenos Aires al Palazzo della Moneda a Santiago, dall’Atomium di Bruxelles alla Piazza della cattedrale di Barcellona) per formare un ampio schieramento morale mondiale al fine di chiedere di fermare tutte le esecuzioni capitali.

La pena capitale nel mondo appare utilizzata in un numero sempre più ristretto di Paesi e tale tendenza appare costante a partire dall’ultimo quarto del secolo scorso fino ad oggi. Tuttavia anacronistici richiami alla sua reintroduzione in Europa, o giustificazioni inaccettabili a favore della sua applicazione in Iraq, come pure la lunga strada ancora da percorrere per giungere alla sua abolizione universale, richiedono una tenace e incisiva azione per l’affermazione della civiltà del diritto e della difesa della dignità dell’uomo.

Progressi del fronte abolizionista si segnalano, a livello di opinione pubblica o nelle leadership, anche in molti stati mantenitori quali gli Stati Uniti, dove si è aperto un ampio dibattito sulla costituzionalità dell’iniezione letale, così come in alcuni importanti Paesi dell’Asia (Taiwan, Corea del Sud).

In Giappone un nutrito gruppo di parlamentari ha proposto una moratoria delle esecuzioni. Recentemente anche in Cina, Paese che detiene il record delle esecuzioni (circa 5.000 ogni anno), si sono registrati alcuni importanti segnali, come la decisione della Corte Suprema di avocare a sè tutte le condanne a morte, decisione che si spera riuscirà a limitare il numero delle esecuzioni in un prossimo futuro. Occorre poi ricordare l’abolizione avvenuta in un Paese importante come le Filippine, dove il Presidente Arroyo, con il sostegno del Parlamento e della Chiesa cattolica, ha definitivamente annunciato la fine delle esecuzioni.

Il Messico, nel corso del 2006, ha sancito la morte della pena capitale, segnando un punto di non ritorno decisivo per l’intera America Centrale e Latina.

L’Africa, pur provata più di altri continenti dai conflitti e dalle povertà, si distingue per un trend positivo sia nella diminuzione costante del numero delle esecuzioni che nell’aumento dei Paesi che attuano una moratoria de facto.
Se intende aderire all’iniziativa può comunicarci gentilmente (e/o direttamente al sito della Comunità di Sant’Egidio http://www.santegidio.org) il monumento della Sua Città, che avrà cura di illuminare in “maniera speciale” quella sera.

Torremaggiore, il 1 ottobre 2010

Il presidente onorario
Fernanda Sacco

Il presidente
Matteo Marolla
 
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