venerdì 20 marzo 2009

“Non Dimentichiamo I Nostri Nick E Bart”


4 Domande A Giovanni Vanzetti

Bart era il fratello maggiore di suo padre. Giovanni Vanzetti, 69 anni, è rammaricato per le polemiche sul gemellaggio di sabato.

Lei ha ricevuto l’invito?

«No. Nessuno mi ha infornato dell’iniziativa. Alcuni mesi fa, parlando con gli amministratori di Villafalletto, mi era stato accennato di un gemellaggio con Torremaggiore. Nessuna conferma ufficiale. Tutto quello che so mi è stato riferito da Fernanda».

Condivide la protesta?

«E’ una questione di buon senso. Almeno loro, che vivono nella città dove si firma il gemellaggio, avrebbero dovuto essere invitati. Io, per motivi familiari, non avrei comunque potuto partecipare».

Solitamente viene coinvolto nelle iniziative in ricordo di Nick e Bart?

«Abito a Torino, ma con il Comune di Villafalletto c’è un buon rapporto di collaborazione. Quando ci sono manifestazioni mi avvertono e io partecipo molto volentieri. Nei mesi scorsi siamo andati ad Arona per una commemorazione».

Vanzetti non è un cognome qualsiasi?

«Quando dico come mi chiamo, in molti rispondono: “come l’anarchico’’. Allora spiego che era mio zio, rimangono increduli. Ci tengo a ricordare il loro sacrificio. Fino a una decina di anni fa, si parlava poco di loro, anche a Villafalletto. Ora invece l’interesse sta crescendo; ci sono ricerche storiche, documentari, trasmissioni televisive. C’è ancora chi fa dispetti alla tomba di mio zio, ad esempio rubandoci i vasi, ma c’è anche chi porta mazzi di fiori».

Carlo Giordano
La Stampa - Cuneo

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