mercoledì 25 marzo 2009

Antonio Lombardo Federazione Anarchica FAI Cuneo Sul Gemellaggio Torremaggiore - Villafalletto

Fare un atto amministrativo tra due Comuni è affare loro e rientra nell'autonomia decisionale di queste istituzioni, se questi Comuni rappresentano i territori di nascita dei Sacco e Vanzetti è un puro fatto geografico, non credo stilino i loro documenti di normale amministrazione, dal certificato di nascita alle delibere di giunta, in nome di Sacco e Vanzetti solo perchè in questi Comuni i nostri sono nati. Averceli messi dentro per fare accordi commerciali, economici, di lustro all'immagine è pura strumentalizzazione di bassa politica che rovina quanto di positivo, di propositivo, di didattico si era costruito nel territorio e sopratutto nella popolazione riguardo ai temi civili ed umanitari che la vicenda di Sacco e Vanzetti aveva saputo, loro malgrado, svilupppare, dai temi dell'emigrazione, della selezione umana ai confini di stato, della segregazione, dello sfruttamento della manodopra immigrata, del razzismo, del bisogno dei diritti civili, delle lotte operaie, dell'internazionalismo del movimento operaio, del sindacalismo, della situazione carceraria, del bisogno impellente di abolire la pena di morte, della logica aberrante della giustizia di stato e della ragione di stato di fronte all'innocenza di uomini e donne perseguitati per la loro origine geografica "Mi accusate perchè sono italiano" dice Tumlìn e per loro idee "Mi accusate perchè sono un anarchico, ebbene sì , mì sun anarchic". Dal 1987 avevamo percorso un itinerario su questi temi, con un metodo didattico che ha creato condivisione lì dove Tuml'n è nato e non è stato capito. Bene ha fatto Giovanni Vanzetti, nipote di Tumlìn a ricordare la dignitosa figura di Vincenzina Vanzetti che per anni ha dovuto lottare, dal fascismo fino al 1977, per avere la Dichiarazione di Dukakis e far ricordare meglio, in bene, in modo propositivo, al proprio paese, il fratello. Bene ha fatto Fernanda Sacco, nipote di Nicola a gridare la verità di fronte al pressapochismo e alla superficialità colpevole di un politico locale. Si è costruito guardando alle idee di questi uomini, ricordiamo erano anarchici, antimilitaristi, per l'azione diretta, per l'autogestione e l'autonomia individuale e sociale di fronte ad ogni forma di potere, e di questo erano colpevoli e per questo sono stati assassinati. Si è costruito un percorso didattico in tanti anni di incontri anche personali a Villafalletto e si è costruito un laboratorio, una intera scuola, una rete di credibilità verso la memoria storica che ora non ha più bisogno di revisioni di processo poichè è acquisito, come per l'assassinio di Pinelli o di Serantini, che la violenza, quella logica, stà da una parte sola, dalla parte del potere. ed usare tutto questo per giustificare accordi commerciali, con una delibera istituzionale, usando il nome di Sacco e Vanzetti sà molto di schifezza. Non c'è nulla di etico, nulla che ricordi le idee, i comportamenti, le proposizioni, di due anarchici, quindi non dovevano essere usati i loro nomi per scopi diversi da una didattica umanistica. Per chi è storicamente corretto ed eticamente rispettoso ricordare che Sacco e Vanzetti erano anarchici, quindi colpevoli di esserlo, significa saper affrontare i temi, che la vicenda ci mette di fronte, da un punto di vista di incompatibilità tra due logiche, quella di stato e della ragion di stato con quella della solidarietà, uguaglianza e conflitto sociale conseguente. I comportamenti di uso commerciale della memoria stanno nella ragione di stato, Sacco e Vanzetti come tutti gli uomini e le donne che hanno coscienza del conflitto stanno insieme da questa parte. Gli anarchici, come avviene in questi giorni di lotta per denunciare i mille e mille Sacco e Vanzetti rinchiusi nei campi di concentramento razziali di quest'Italia, quali colpevoli di emigrazione, rispondono con le stesse idee e comportamenti per i quali Nicola e Tumlìn hanno pagato.

Antonio Lombardo
Federazione Anarchica FAI Cuneo
 
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