mercoledì 25 agosto 2010

Lettera Della Presidente COALIT Arianna Ballotta

Caro Teo,

e con te Fernanda, Michele e tutti gli altri, nell'immediato desidero esprimere il mio GRAZIE vero e sentito per avermi dato l'opportunità di condividere con voi tutti un momento tanto solenne e significativo come la commemorazione dei nostri connazionali Sacco e Vanzetti, martiri di una giustizia ingiusta, vittime dei pregiudizi e della xenofobia dell'America del XX secolo. Ben sappiamo, ahinoi, che non molto è cambiato da allora, ora anche nel nostro bel Paese assistiamo ogni giorno ad odiosi fenomeni di razzismo ed intollerabile intolleranza nei confronti di così tanti immigrati - come lo erano Sacco e Vanzetti - che altro non cercano che un mondo migliore, ossia la possibilità di vivere una vita dignitosa. E' forse un crimine questo? Ed è vero, per fortuna nel nostro Paese non si può essere messi al patibolo per un ideale e per la difesa delle proprie idee, ma non può essere forse considerata pena di morte anche la morte sociale, l'essere costretti a vivere da clandestini (?) per la mancanza di un pezzo di carta che attesta la tua possibilità di vivere legalmente in un Paese che non è il tuo? Doppiamente grazie, quindi, per aver dedicato questa veglia a Faith, come esempio di orrore e prevaricazione dell'uomo sull'uomo. Ho notato in te, in voi, tanto amore, tanta passione, tanta sete di giustizia. Mi onoro di essere, ora, parte della vostra famiglia. Più dettagliatamente vi scriverò nei prossimi giorni. Racconterò di questo evento, cercando di trasmettere a chi mi leggerà ciò che io ho sentito, soprattutto - oltre a quanto detto sopra - vera condivisione. Ora che le nostre strade si sono incrociate, proprio come indissolubilmente si incrociarono quelle di Sacco e Vanzetti, non ho dubbi che anche grazie al nostro percorso comune, al nostro sentire, al nostro riconoscere noi stessi in OGNI ALTRO, questo nostro mondo diventerà un pochino migliore, perché ogni - seppur piccola - goccia d'amore e di solidarietà serva indiscutibilmente a formare quel grande mare di fronte al quale le montagne si aprono.

Con affetto.
Arianna Ballotta
 
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