domenica 23 agosto 2009

Una Serata Per Ricordare Sacco E Vanzetti

OTTANTADUE ANNI FA I DUE ANARCHICI ITALIANI FURONO GIUSTIZIATI NEGLI STATI UNITI

PISTOIA - In occasione dell’ottantaduesimo anniversario della morte di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, i due anarchici italiani giustiziati sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 negli Stati Uniti, venerdì 21 agosto alle 21 nel giardino della caffetteria del Museo Marino Marini si terrà la presentazione del libro “Sotto un cielo stellato” di Lorenzo Tibaldo (Edizioni Claudiana, Torino 2008). All’iniziativa interverranno Roberto Barontini, presidente dell’Istituto storico della Resistenza, Lorenzo Tibaldo, autore del volume e l'Associazione Sacco e Vanzetti. Durante la serata saranno eseguiti brani musicali e letture delle lettere di Sacco e Vanzetti dal carcere, a cura di Fabio e Ruggero Giannelli. Nel testo lo scrittore ricorda la drammatica vicenda di Sacco e Vanzetti, ricostruita con l’ausilio di fonti inedite che contribuiscono a delineare compiutamente il quadro storico dell’America di quegli anni, il processo-farsa e il significato che la tragedia dei due amici assunse nella memoria collettiva. Accanto ai temi dell’emigrazione, del razzismo, dell’intolleranza politica e della pena di morte, senza dimenticare la posizione di Mussolini e del fascismo, Tibaldo fa emergere, con un’attenta analisi delle lettere, le personalità dei due anarchici: i loro affetti, le speranze, i timori e la determinazione a difendere fino in fondo la propria innocenza e le proprie idee. Nel 1977, cinquant’anni dopo la loro morte, Michael Dukakis, governatore dello stato del Massachussets, riconobbe in un documento ufficiale gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria dei due italiani.

Il Tirreno – Pistoia
20 Agosto 2009

Pistoia Ricorda Sacco E Vanzetti

MEMORIA GIUSTIZIATI NEGLI USA NEL 1927

PISTOIA - ricorda Sacco e Vanzetti in occasione dell’ottantaduesimo anniversario della morte dei due anarchici italiani, giustiziati sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 nel penitenziario di Charlestown, negli Stati Uniti, con l’accusa di omicidio di un contabile e di una guardia del calzaturificio «Slater and Morrill». Venerdì alle 21 nel giardino della caffetteria del Museo Marino Marini si terrà la presentazione del libro «Sotto un cielo stellato», di Lorenzo Tibaldo (Edizioni Claudiana, Torino 2008). Interverranno Roberto Barontini, presidente dell’Istituto storico della Resistenza, l’autore del volume e l'Associazione Sacco e Vanzetti. Durante la serata saranno eseguiti brani musicali e letture delle lettere di Sacco e Vanzetti dal carcere, a cura di Fabio e Ruggero Giannelli. Nel testo Tibaldo ricorda la drammatica vicenda di Sacco e Vanzetti, ricostruita attraverso fonti inedite che contribuiscono a delineare il quadro storico dell’America di quegli anni, il processo-farsa e il significato che la tragedia dei due amici assunse nella memoria collettiva. Accanto ai temi dell’emigrazione, del razzismo, dell’intolleranza politica e della pena di morte, senza dimenticare la posizione di Mussolini e del fascismo, Tibaldo fa emergere, con un’attenta analisi delle lettere, le personalità dei due anarchici: i loro affetti, le speranze, i timori e la determinazione a difendere fino in fondo la propria innocenza e le proprie idee. Nel 1977, cinquant’anni dopo la loro morte, Michael Dukakis, governatore dello stato del Massachussets, riconobbe in un documento ufficiale gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria dei due italiani. L’iniziativa, che fa parte di «Un anno per far vivere la Memoria», è organizzata dal Comitato unitario per la difesa delle istituzioni repubblicane del Comune e dall’Istituto storico della Resistenza di Pistoia.

Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti arrivarono negli Stati Uniti nel 1908, senza conoscersi tra loro: Sacco aveva 17 anni, Vanzetti venti. Cercarono di cavarsela come molti immigrati, dedicandosi a tanti lavori. Si conobbero nel 1916, l’anno in cui Vanzetti guidò uno sciopero di operai, ed entrarono a far parte di un gruppo anarchico: vennero inseriti in una lista di sovversivi e spiati dalle autorità americane. Arrestati nel 1920 prima di un comizio organizzato per chiedere giustizia dopo la morte di un loro amico precipitato da un palazzo del ministero della giustizia, vennero accusati tra l’altro anche di aver ucciso il cassiere di una ditta e una guardia giurata nel corso di una rapina. Un’accusa che fin dall’inizio portò con sé troppe ombre. A nulla servirono — secondo la ricostruzione fatta da Wikipedia — la confessione del detenuto portoricano Celestino Madeiros, che scagiovana i due, né la campagna in loro difesa messa in campo di numerosi intellettuali.

La Nazione – Pistoia
19 Agosto 2009
 
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