lunedì 23 marzo 2009

Di Pumpo Dimentica Gli Unici Nipoti Di Sacco E Vanzetti. Uno Scandalo!


Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti furono condannati alla sedia elettrica nel lontano 1927, giustiziati per un omicidio che non avevano commesso. Sacco e Vanzetti sono entrati nell’immaginario collettivo come protagonisti di una terribile ingiustizia perpetrata ai loro danni. Come molti sanno, Sacco era nato a Torremaggiore e Vanzetti a Villafalletto, un piccolo comune della provincia di Cuneo. Sabato Torremaggiore si fermerà per ricordarli e per rinnovare il gemellaggio con il paese piemontese, ma c’è un ma… L’insegnante Maria Fernanda Sacco e l’Associazione “Sacco e Vanzetti” non presenzieranno alla cerimonia di gemellaggio tra i Comuni di Torremaggiore e Villafalletto. Questo gemellaggio tra le due città, storicamente legate l’una all’altra, nasce in nome dei due anarchici uccisi a Charlestown negli States. “Con grande entusiasmo e di vero cuore l’Associazione avrebbe voluto contribuire al pieno successo della manifestazione – ha spiegato a l’Attacco, il Presidente Matteo Marolla -, se nella sua promozione e nella sua organizzazione ci fosse stato quantomeno il preventivo coinvolgimento (e l’adeguato riconoscimento nel programma) del ruolo fondamentale dei nipoti viventi dei due martiri. Maria Fernanda Sacco e Giovanni Vanzetti sono i testimoni viventi della memoria di una triste vicenda che ha segnato la storia del XX secolo e che è diventata per l’umanità intera il simbolo della lotta degli umili contro l’arroganza del Potere, contro l’ingiustizia, contro la sopraffazione e l’intolleranza”. In un comunicato l’Associazione spiega i motivi che hanno portato alla decisione di non presenziare all’evento di sabato: “Le loro città di origine nell’occasione del gemellaggio nel nome dei loro congiunti dovevano riservare loro il posto d’onore (così come è sempre stato nel passato), perché la Grande Storia dell’Umanità, quella fatta da coloro che da sempre hanno combattuto per l’uguaglianza, la giustizia, il bene comune e l’emancipazione dei popoli, questo ha riconosciuto ai loro cari. Invece abbiamo assistito dapprima al maldestro tentativo di ignorare completamente sia i parenti che l’Associazione ed in seguito ad un ravvedimento “forzato”, molto tardivo, che ha portato a notificare gli inviti, a programma fatto, e solo grazie alle forti pressioni di chi ha sentito il dovere di evitare un nuovo grave atto di intolleranza. Non a caso nel fitto programma è stato omesso l’atto più doveroso: l’onore al Monumento a Sacco e Vanzetti nel Cimitero Comunale, meta continua di visita e di omaggio da parte di studiosi, di cultori, di giovani e di veri democratici. Ci auguriamo che nel prossimo futuro delle due città gemellate si faccia tesoro anche di questa esperienza, affinché non si verifichino mai più episodi di discriminazione e di intolleranza”. Marolla ha esposto a l’Attacco tutto il suo sdegno per quanto successo, non risparmiando critiche al primo cittadino di Torremaggiore, Alcide Di Pumpo: “E’ un piccolo sindaco presuntuoso. Vuole brillare solo lui come se fosse l’unica stella nel firmamento”. Un fatto spiacevole insomma, che lascia l’amaro in bocca all’Associazione e soprattutto alla signora Fernanda. In passato, di manifestazioni in onore del suo illustre parente ce ne sono state. Molte delle quali fuori dalle mura cittadine, come a dire, “nessuno è profeta in patria”. In passato, ci furono eventi e commemorazioni. L’Associazione è attiva da due anni, fondata dalla nipote di Sacco, ed è stata protagonista di numerose manifestazioni tra il 2007 e il 2008. Quest’esclusione lascia sgomenti. L’Attacco ha sentito Fernanda Sacco: “Siamo esterrefatti e addolorati, sia io sia Bartolomeo Vanzetti. Non ci hanno invitato, eppure siamo gli ultimi nipoti in vita. Fino a una settimana fa non ci hanno calcolato, poi il sindaco ha fatto un po’ marcia indietro ma troppo tardi, dimostrando tra l’altro di essersi rifiutato di firmare l’invito a suo tempo. Se accettassimo, verremmo trattati come qualsiasi altra Associazione. Noi che da anni rendiamo omaggio a Sacco e Vanzetti. Verranno tanti estranei, gente invitata dal sindaco e noi, che siamo gli unici parenti, non ci saremo. Assurdo. Addirittura non è nemmeno prevista una visita al cimitero per commemorare Nicola Sacco. Niente. La verità – continua Fernanda -, è che al sindaco non gliene frega niente di Sacco e Vanzetti. Ne fa solo una questione politica. Nella sua vita non ha fatto altro che cambiare continuamente passando dall’udeur fino alla destra estrema. In paese lui e la sua famiglia sono conosciuti come “gli infamoni”.

Francesco Pesante
L'Attacco

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